Antonella Luna

Un granello di polvere posato sul cuore
pesa come un masso enorme
senza limpidi occhi
che mi osservano con amore.

Rami oscillano alla brezza marina
incantando ogni passero
e danzando come rosa
alle carezze del sole che nasce.

Rimorsi come gigantesche picche
conficcati nella carne che singhiozza
innocente vittima dell’ego
senza fine né pietà alcuna.

Roca voce a preghiera davanti all’altare
ricordando mani benedicenti
di padre misericordioso
a te, o Dio, la mia essenza affido.

Riva e baia sicura dopo le tempeste
ritorno a te, dopo tanto penare,
come monito di vita, oltre ogni umano dolore,
per il mio futuro sommo bene.

E d’amore non mendicherò falso abbraccio.